Crasi* d’Identità

Ricerca e azione sul tema dell’identità.
Un project work promosso da IDEAcademy.

(*) Dal greco krasis (mistura, mescolanza).

Grazie a un dispositivo trasversale, navigando tra sociologia, antropologia, psicologia, semiotica, design grafico (etc.), 14 studenti, guidati e coordinati da G. Santoro, hanno partecipato a un’indagine/laboratorio con l’obiettivo di analizzare uno specifico contesto, quello della loro Accademia, evidenziarne criticità e agire in ottica migliorativa.

Crasi d’Identità è un progetto avviato nel Giugno 2021 e conclusosi a Gennaio 2022, che ha visto la costituzione di un gruppo di lavoro composto da ragazze e ragazzi studenti IDEAcademy (istituto di alta formazione, spin-off di SudFormazione) e provenienti da due differenti percorsi formativi (Graphic e Interior Design). Un progetto nato dalla necessità, e da una chiara volontà espressa dalla dirigenza dello stesso istituto, di veder riprogettata la propria identità e, parallelamente, una nuova e accurata strategia di comunicazione.

Compito dei partecipanti al project work quello di tradurre un determinato repertorio di idee, aspirazioni, valori e immagini mentali, attraverso adeguati registri visuali conferendo all’Accademia, ai suoi servizi e alle sue iniziative, una maggiore efficacia comunicativa.

Un’identità solida,
creativa ed efficace,
è la base necessaria di una comunicazione di pari valore.

Insieme possono offrire un contributo decisivo in tutti gli stadi che caratterizzano lo sviluppo di una grande iniziativa, come sostegno alla competitività del progetto, come strumento per il suo sviluppo strategico e operativo, per farsi conoscere e apprezzare dalla comunità e accrescere la propria credibility..

Crasi d’Identità è un esperimento di participatory design, progettazione partecipativa, conosciuta anche come cooperative design, progettazione cooperativa, o co-design:
un approccio progettuale che tenta di coinvolgere attivamente i portatori di interesse (in questo caso chi abita e vive l’accademia) per far sì che si possa incontrare i loro bisogni, le loro aspirazioni, necessità, visioni.

OBIETTIVI E VALORI GENERATI

  • Sviluppo di una rinnovata e duratura identità che non sia il frutto di temporanee mode/tendenze
    o peggio di scelte del tutto arbitrarie e convenzionali.
  • Generazione di un case study d’eccellenza che avvalori la qualità dell’insegnamento in quest’accademia, l’interdisciplinarità e la capacità di essere fautrice di un collegamento solido tra il mondo dell’istruzione e la realtà lavorativa professionale.
  • Costruzione di basi concrete sulle quali incentrare l’intera comunicazione e le future iniziative.
  • Valutazione dello stato di salute dell’istituto.
  • Analisi della percezione dell’immagine dell’istituto.
  • Costituzione di un gruppo di lavoro e di ricerca.
  • Sviluppo della creatività, del pensiero computazionale e altre capacità fondamentali per il proprio futuro, attraverso il “creative learning method”.* Non solo Hard Skills ma anche Soft Skills.
  • Ricerca e sviluppo della propria autenticità.
  • Responsabilizzazione.**
  • Aver appreso una nuova modalità per lavorare in team eterogenei su più livelli, con costanza, su un caso concreto, non simulato, attraverso un’esperienza formativa e professionale più completa.

(*) Rispetto alle classiche lezioni frontali, grazie al cosiddetto “learning by doing” (imparare facendo), il flusso di informazioni sarà bidirezionale e le stesse verranno rielaborate attraverso ricerca continua, pratiche laboratoriali e percorsi eterogenei e interattivi.

(**) È evidente come i voti non educhino all’auto responsabilizzazione ma abituino a studiare in funzione di essi e quindi spesso non per il proprio accrescimento o per comprendere il senso più profondo della cultura (che è quello di migliorare la propria e l’altrui vita) diventandone artefici.

Al fine di un quasi costante brainstorming è stato adottato il dispositivo dei WorkTable:
“tavoli da lavoro” ibridi ed eterogenei (per età, bagaglio culturale, etc.), fortemente partecipativi, nei quali i materiali di ricerca si mescolano in una tensione costante tra gli archivi culturali e l’attualità, e tra l’universalità  delle domande e lo specifico dei saperi, linguaggi e territori in cui essi si radicano, s’incarnano.

I problemi sono sempre in qualche modo trasversali e per questo è bene avvicinarsi a essi moltiplicando i punti di vista.
Dietro ogni worktable c’è una ricerca di tipo “rizomatico”: abbattuti gli steccati disciplinari e sospese le gerarchie tra cultura alta e cultura bassa, il tavolo si riempie di materiali eterogenei che possono dare luogo a una serie di montaggi diversi.
Tali montaggi danno modo di delineare i “segmenti” del rizoma stesso e dalla loro articolazione nasce inevitabilmente un particolare percorso critico.

L’incremento del proprio capitale di “conoscenze” avviene grazie allo scambio orizzontale tra i partecipanti.

UN ESPERIMENTO IN DUE FASI

La prima parte del project work ha avuto un carattere più teorico, funzionale a una approfondita analisi della tematica dell’identità (in ampi termini) e del contesto accademico.
I primi sei incontri, che hanno avuto luogo grazie alla partecipazione attiva di cinque diversi professionisti in qualità di relatori/animatori culturali, sono stati utili anche a un processo non solo di ricerca ma anche anche d’introspezione e auto-analisi da parte degli stessi partecipanti.

Giuseppe Santoro

Coordinatore

Giuseppe Santoro
Coordinatore

Art Director, Progettista e illustratore. Founder e Direttore Creativo dal 2009 di Odd Ep Studio Collective.

Socio fondatore e Presidente dal 2010 dell’Ass. Culturale V-Roots. L’associazione si occupa della diffusione delle arti urbane con lo scopo di favorire l’incontro tra la cittadinanza e i fenomeni artistici metropolitani emersi negli utlimi venti-trent’anni. Collabora sin dalla sua fondazione con il Comune di Bari per iniziative atte al recupero urbanistico e alla riprogettazione di spazi urbani.
Socio fondatore nel 2012 di Pigment Workroom, galleria e laboratorio di stampa d’arte. Progetto vincitore dei bandi Culturability (Unipol) 2012 e Principi Attivi (Regione Puglia) 2012. Pigment WR ha progettato e organizzato negli anni successivi alla sua fondazione due rilevanti festival di street art nel capoluogo pugliese (“Enziteto Real Estate” e “Bari Real Estate”) con la partecipazione di alcuni degli artisti protagonisti dello scenario artistico europeo e la collaborazione del Comune di Bari e della Regione Puglia.
Socio fondatore nel 2016, insieme al fotografo Arnaldo Di Vittorio e al video-maker Andrea Camassa, dell’Ass. di Promozione Sociale MAG le cui iniziative si rivolgono alla promozione e alla valorizzazione del design, della fotografia e della progettazione grafica.

Si aprono le porte del MAG15 (uno spazio fisico pensato per ospitare mostre, seminari, workshop e laboratori per bambini) e il MAG LAB, un gruppo di ricerca, studio e produzione, con la partecipazione di numerosi professionisti e creativi tra i quali il pubblicitario Geppi De Liso, il fotografo e storico della fotografia Garzia e l’Arch. Lorenzo Netti.

Dal 2010 animatore Culturale (in collaborazione con Coop. Soc. Progetto Città, Ass. VRoots, Ass. Luca Samele, Pigment Workroom) e curatore indipendente.
Oltre al già citato progetto Pigment Workroom:
• 2010 – Scenario, wrtinting, calligrafia e design
• 2011 – Don’t Give a Shit, making art on wrecks
• 2015 – O.H.T. One Hundred Things

Dal 2019 coordinatore di “Worktable” insieme al filosofo, docente e scrittore Pierangelo Di Vittorio.
Dal 2020 socio, art director e animatore culturale dell’A.S.P. Luca Samele.
Dal 2018 Art Director e designer grafico per Save the Children Italia.

Pierangelo Di Vittorio

Coordinatore

Pierangelo Di Vittorio
Coordinatore

Filosofo, scrittore, animatore culturale. Dopo la Laurea in filosofia ha svolto servizio civile presso il Dipartimento di salute mentale di Trieste e ha lavorato come educatore nel settore riabilitazione, prima di proseguire a Strasburgo per proseguire i suoi studi di filosofia.
Dottore di ricerca in filosofia delle Università di Strasburgo e di Lecce, ha svolto attività di ricerca e insegnato “Lessico filosofico francese” presso l’Università di Bari; ha ottenuto un post-dottorato presso l’Università di Bordeaux (con una ricerca intitolata “Les critiques et les propositions alternatives au DSM en Europe latine”, nell’ambito del progetto finanziato dalla regione Aquitania “Construction des catégories de la santé mentale”). Ha ricevuto l’abilitazione di maître de conférences in Francia (filosofia e storia delle scienze) e di professore associato in Italia (filosofia morale).

Autore di numerose pubblicazioni, in Italia e all’estero, tra cui i volumi: Foucault e Basaglia, l’incontro tra genealogie e movimenti di base (Verona 1999); con M. Colucci, Franco Basaglia (Milano 2001); con A. Manna, E. Mastropierro, A. Russo, L’uniforme e l’anima: indagine sul vecchio e nuovo fascismo. Letture di: Bataille, Littell e Theweleit, Jackson, Pasolini, Foucault, Deleuze e Guattari, Agamben, Eco, Ballard (Bari 2009); con A. Manna e G. Palumbo, Bazar elettrico. Bataille, Warburg, Benjamin at Work (Potenza 2017); il saggio grafico Kerouac Mon Amour, con disegni di V. Bizzarri (Parigi 2018).

È stato tra i curatori dei volumi collettivi Globalizzazione e diritti futuri (Roma 2004); Lessico di biopolitica (Roma 2006, tradotto in francese) e Prove di “spiritualità politica” (numero monografico di “aut aut”, Milano 2017).

Co-fondatore di Action30, collettivo di ricercatori e artisti che dal 2005 sperimenta forme ibride di condivisione della cultura, attraverso produzioni editoriali, mostre, cortometraggi, performance, spettacoli e varie situazioni “didattiche”.

Consigliere pedagogico e formatore presso l’agenzia di formazione in psichiatria e salute mentale SOFOR (Sud-Ouest Formation Recherche) di Bordeaux, realizza in Italia e all’estero progetti legati alla salute mentale, con particolare attenzione al mondo della scuola: Formarsi insieme (2011-2012); Corrono Volano Nuotano Strisciano. Indagine conoscitiva sui ragazzi di Martina Franca (2015-2017); Murs, frontières (dal 2018).

Fa parte della redazione delle riviste “aut aut” e “Multitudes”.

Luca Quagliarella

Psicoterapeuta, Sessuologo

Luca Quagliarella
Psicoterapeuta ad indirizzo Analitico, Sessuologo

Psicologo clinico, psicoterapeuta analitico-junghiano, sessuologo, inizia il suo percorso accademico presso l’ateneo fiorentino, dal quale si sposta per la specialistica presso l’unica facoltà di psicologia clinica ad indirizzo sessuologico in Italia, presso l’Università degli Studi de L’Aquila.
Frequenta, intanto, per due anni il master in sessuologia presso l’ IRCS, divenendo socio della FISS.
Successivamente all’abilitazione alla professione, consegue la specializzazione in psicoterapia ad indirizzo analitico- junghiano presso la scuola AION di Bologna.

Tornerà stabilmente a Bari nel 2009, fatto salvo per un incarico di docenza presso il SISMER a Bologna nell’ ambito di un master in sessuologia ed una collaborazione presso il Tavistock and Portman Clinic di Londra come clinico.

Il ritorno nel capoluogo Pugliese coincide con l’inizio di una collaborazione lavorativa con il reparto di Procreazione Medicalmente Assistita del Policlinico di Bari, unitamente a quella con La UOC di Psichiatria Universitaria, quest’ultima a tutt’oggi ancora attiva nell’ambito specifico delle Disforie di Geneere.

In questo decennio partecipa a più di 60 congressi come relatore, è docente del master universitario di II livello di medicina della sessualità dell’ Università di Bari, docente esterno della scuola di Psicoterapia ARIRI, collabora in svariate pubblicazioni scientifiche, ricopre il ruolo di formatore per le tematiche LGBTQI per il comune di Bari, mantenendo come focus principale l’attività di psicoterapeuta ed analista nel suo studio.

Danilo Giuva

Attore e Formatore

Danilo Giuva
Attore e Formatore

Nato e cresciuto a Foggia e trasferito a Bari per laurearsi in Chimica, mentre lavora si forma frequentando i laboratori teatrali del Teatro Kismet di Bari, per poi completare la sua formazione a Manhattan (NYC) presso NY Acting Academy.

Rientrato in Italia, inizia a lavorare come attore e continua la sua formazione partecipando a workshop tenuti dalle più importanti figure del panorama teatrale contemporaneo per poi trascorrere un periodo di formazione intensiva all’Odin Teatret di Holstebro (Danimarca) di Eugenio Barba.
Nel 2011 entra in contatto con la Fibre Parallele (ora Compagnia Licia Lanera) e prende parte ad uno “Studio su Shopping and Fucking” di Mark Ravenhill. L’incontro con Licia Lanera sarà decisivo.
Nel 2013 lavora a Palermo con Emma Dante per poi rientrare, a Febbraio 2014 a Bari ed iniziare una collaborazione a tempo pieno con la compagnia barese sia come attore (nel cast di “Duramadre” e “La beatitudine”) e lavorando come regista assistente di Licia Lanera in “Orgia” e “The Black’s Tales tour”.

A Gennaio 2018 debutta come regista con lo spettacolo “Mamma” di Annibale Ruccello e prodotto dalla Compagnia Licia Lanera, di cui è anche l’unico interprete, con cui vince il primo premio al Troia Teatro Festival e a Giugno 2018 lavora, come regista assistente, per il Teatro Stabile di Torino alla produzione di “Roberto Zucco” di Bernard-Marie Koltès per la regia di Licia Lanera.
Nel 2019 debutta debutta ne “Il principino – breve cronaca familiare da un trivani vista ciminiere” di Damiano Nirchio e prodotto dal TRIC Teatri di Bari.
Ad Agosto 2020 ha debuttato con Licia Lanera in “Guarda come nevica 3. I sentimenti del maiale” di Licia Lanera al Festival delle Colline Torinesi nell’ambito della stagione del TPE e a Maggio 2021 con “Venere/Adone”, di cui   autore, attore e regista, prodotto dalla Compagnia Licia Lanera e da Teatri di Bari.

Attualmente   socio della Compagnia Licia Lanera svolgendo sia in attività artistiche che di formazione.

Geppi De Liso

Pubblicitario, Art Director

Geppi De Liso
Pubblicitario, Art Director

Geppi De Liso, con Lilli Chimienti, ha diretto a Bari dal 1968 lo Studio De Liso di design, grafica e pubblicità. Ha insegnato Comunicazione nel corso di Marketing e Comunicazione d’Impresa della Facoltà di Economia dell’Università di Bari e nelle Facoltà di Scienze della Comunicazione delle Università di Bari e di Campobasso; nel corso indetto dal Ministero Italiano del Lavoro e delle Politiche Sociali, a Buenos Aires, e in vari altri enti di formazione, fra i quali: Domus Academy di Milano; Università del Progetto di Reggio Emilia; Aforisma di Lecce; Uni.Versus, Spegea e Ifoa di Bari.

Molti libri di grafica e pubblicità nazionali e internazionali riportano i lavori dello Studio.

Ha pubblicato Creatività & Pubblicità, Franco Angeli editore, adottato o consigliato in diverse università; Marchi. Tutto quello che occorre sapere, Lupetti editore e articoli sulla comunicazione su vari giornali e riviste.

Nel giugno 2006, nell’ambito del convegno nazionale accapo tenutosi a Bari, le associazioni professionali della pubblicità e del marketing Ferpi, Tp, Aism e Club del marketing, con la collaborazione di Assocomunicazione e Unicom, gli hanno attribuito un premio alla carriera.

Williams “Sundjah” Sassene

Musicista

Williams “Sundjah” Sassene
Musicista

Rapper, Slamer, Autore, Compositore, con all’attivo diversi album e numerose tournées in Africa e in Europa.

Nato a Parigi (Francia) e cresciuto a Yaondé (Camerun).

Membro fondatore nel 1999 del gruppo “Négrissim” insieme ai musicisti Sadrac, Sadrak, Ngué Pondi e Steeves “Evindi” Sassene.

Membro fondatore nel 2015 del gruppo “Tukurù” con il musicista Giovanni Ceresoli. Nel 2018 il progetto si è aggiudicato il premio Tenco come miglior progetto colletivo grazie alla partecipazione alla compilation “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”.

Seconda fase, quella più operativa. Dopo un importante e significativo incontro/brief con i dirigenti IDEAcademy, si è svolto un intenso brainstorming condotto attraverso la metodologia di lavoro Open Space Technology (OST), uno strumento che ha consentito di affrontare il processo di cambiamento e di confrontarsi su questioni complesse, in assenza di una soluzione univoca, facendo leva sulla voglia delle persone di fare le cose e sulla loro disponibilità a prendersi delle responsabilità.
Passione, interesse e responsabilità sono gli elementi fondamentali su cui questa metodologia si fonda.

CONCETTI CONDIVISI EMERSI

“L’insieme è più della somma delle parti.” (Gestalt)
Idéa e êidos: in greco significavano innanzitutto l’aspetto, la forma esteriore (derivando dalla radice indoeuropea ricostruita ueid-, vedere), ma denotarono poi anche la forma interiore, la sostanza, l’essenza delle cose: l’essere.
Chaos e Armonia: è nel chaos (inconscio) che si muovono le idee (forme primordiali); grazie al controllo dell’intelletto si riesce a trovare nuova forma.
Le forme geometriche: insiemi continui di punti e di relazioni tra essi.
Accademia come insieme di punti e forme, diverse e irregolari come le persone, che entrano in relazione tra loro.
Accademia come strumento atto a far emergere creatività da ognuno (accademia per tutti) e come attivatore (anche, a volte, partendo da zero).
Energia, elettricità.
Equilibrio e relazione. Equilibrio in relazione.
Armonia ed estetica, design e funzione.
Luoghi, spazi e condivisione.

Ma perché un marchio riesce a dare un’idea positiva mentre un altro allontana il potenziale interlocutore? Perché alcuni logo catturano maggiormente l’attenzione e rimangono impressi a lungo mentre altri invece si perdono nel dimenticatoio?

Dietro a elementi apparentemente immediati si nascondono meccanismi collegati alla psicologia umana.
(psicologia dei colori, cultura, inferenza cognitiva, dimensione affettiva etc.)

UN NUOVO SEGNO GRAFICO

Il cervello umano tende ad interpretare come un unico messaggio l’insieme di elementi diversi e l’occhio umano analizza uno schema e ne riconosce le forme e quindi anche l’unitarietà del messaggio.
Si è deciso quindi, durante il processo di rielaborazione delle prime bozze, di adottare tre dei più importanti principi della Gestalt (il princìpio dell’esperienza passata, di chiusura o completamento e di figura/sfondo) così da esprimere, con sobrietà ed estro, i concetti chiave delineati.

Caratteristica principale del pittogramma elaborato è quella di poter avere diversi “livelli di lettura”.

  • Forme diverse in equilibrio.
  • Una nuova forma (composta da più forme, più punti) leggibile grazie al controllo
    dell’intelletto (def. Idea).
  • Uno spazio; volume.
  • Un’interruttore di corrente/accensione.

IL NUOVO MARCHIO

Presi singolarmente alcuni elementi possono risultare a volte privi di significato, mentre raggruppati riescono a formare un significante.

L’ultimo “livello di lettura” (interruttore di corrente/accensione) è quello che esprime a sua volta dei concetti fondamentali per quella che è l’attività di IDEAcademy, un’istituto di alta formazione nell’ambito del design.

Far luce nel caos.
Rendere visibili strade e percorsi.
Attivare conoscenze.
Dare energia.
Accendere i talenti.

UN CHIARO SISTEMA D'IDENTITÀ

Le basi di una comunicazione efficace devono poggiarsi sull’identità.
Un’identità chiara e distintiva, con un occhio di riguardo all’utilizzo che se ne farà:
nome, logotipo, marchio, carattere, colori istituzionali e altri elementi grafici coordinati,
non devono solo essere memorabili e gradevoli, ma devono anche essere uno strumento di comunicazione, un’arma in mano alle campagne che verranno sviluppate in seguito.

Sarà necessario nel breve periodo uniformare, modernizzare e semplificare la rappresentazione di IDEAcademy su tutti i prodotti di comunicazione, sia quelli per l’interno che quelli per l’esterno, sui più diversi supporti (dalla carta al video, dal sito web agli oggetti e agli allestimenti).

Per amplificare la visibilità e la riconoscibilità dell'accademia, per farlo in maniera coordinata e coerente, si è scelto di concentrarsi quindi non solo sulla progettazione del nuovo marchio ma anche sulla progettazione un linguaggio che possa diventare un “sistema”, affinchè gli atti di comunicazione siano coerenti, integrati tra loro e rispetto agli altri processi gestionali strategici.

Così come il successo e l’efficacia di ogni singola iniziativa imprenditoriale dipendono da tutti i singoli attori in campo (dalla base al vertice), dalla loro salute (mentale e fisica), dalla loro cultura, dalla loro efficacia, dalla passione che mettono nel proprio lavoro, dal rispetto reciproco, dal loro grado di appagamento, etc., così il buon funzionamento di un’impianto non dipende da un solo specifico componente bensì da tutti gli elementi che lo compongono e da una buona progettazione dello stesso.
E un interruttore di corrente/accensione che si rispetti non può che presupporre l’esistenza di un impianto fatto ad hoc (a vista e/o sottotraccia che sia).

Gli elementi grafici e visivi che andranno a comporre e completare il nuovo sistema d’identità IDEAcademy sono quindi elementi presi e/o ispirati al codice di progettazione degli impianti elettrici; presi singolarmente o utilizzati per comporre texture e pattern, attribuendogli una nuova connotazione.

I PROTAGONISTI DI QUESTA "CRASI D'IDENTITÀ"

Alessia Cioce (co-progettista), Anna Palumbo (co-progettista), Chiara Ventrella (co-progettista), Claudia Ippolito (co-progettista), Claudia Fornari, Domenico Ruggero (co-progettista), Fabiana Lobuono (co-progettista), Francesca Vegliante (co-progettista), Luca de Gennaro (co-progettista), Marilena Raguseo (co-progettista), Paola Marangi (co-progettista), Valeriana Russo, Veronica Condello (co-progettista).